Wednesday, November 11, 2009

Arabeschi

Arabeschi

E’ passato tanto tempo,
ma io sono ossessionato
dalla tua immagine.
Una ginnasta danza
al ritmo di una
musica celestiale,
ma come si può afferrare un fantasma
anche se ti sorride?
Rivedo il tuo nastro
disegnare arabeschi
e figure impossibili;
sembra cosa viva
e sei tu che gli dai vita.
Ti segue, ti avvolge, si allontana.
La musica incalza
e tu silfide bionda
ti muovi con la leggerezza dell’aria.
I tuoi salti, le tue piroette
sembrano non avere mai termine.
Lanci il tuo strumento nel cielo
ed egli raggiunto il massimo del volo
ritorna docile nelle tue mani.
Sto soffrendo e nello stesso tempo
sono estasiato.
Ti sto per raggiungere
ma tu ti allontani di corsa
come agile gazzella
sempre inseguita dalla tua musica.
Sei elegante nei tuoi movimenti
e i tuoi capelli biondo oro
sono splendido gioiello
che fluttua scomposto nell’aria.
Sogno e visione tu sei per me.
La musica finisce,
la ginnasta ansante si ferma
ed il nastro cade ai suoi piedi
come morto.
Io sono sconvolto
da tanta perfezione.
Come può una donna
per bella che sia
trasformarsi in un angelo?
Ma tu non sei una donna:
molto molto di più.
Sei la mia anima gemella
sei la faccia nascosta della luna.
Ci voltiamo le spalle,
tu raccogli le tue cose
ad una ad una e fuggi
non sapendo che fuggi dall’amore.

Romano Zanenga

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