Sunday, November 29, 2009
Wednesday, November 11, 2009
Ho letto un libro
Ho letto un libro
Meraviglioso
Che afferma : “ tu sei
Chi non osi
Neanche pensare.
Sei un essere di luce
Un essere che puo amare.”
Ho pensato di essere tormentato
Dal dubbio.
Mi confondo in Dio,
Lui l’ oceano
In una goccia dal mare,
ma tutto quello che fa Lui
anch’io lo posso fare.
Sono forse pazzo,
un malato di mente?
Certamente chi legge
le mie parole
lo può pensare
ma che male c’ è
a sognare
che tutt le cose vadano bene,
a sognare di veder finite
le pene del mondo
e di poter contribuire
al rifiorire di quest Terra
meravigliosa
che da tempo immemorabile
ce è madree culla e sposa
e nutrimento?
Romano Zanenga
Meraviglioso
Che afferma : “ tu sei
Chi non osi
Neanche pensare.
Sei un essere di luce
Un essere che puo amare.”
Ho pensato di essere tormentato
Dal dubbio.
Mi confondo in Dio,
Lui l’ oceano
In una goccia dal mare,
ma tutto quello che fa Lui
anch’io lo posso fare.
Sono forse pazzo,
un malato di mente?
Certamente chi legge
le mie parole
lo può pensare
ma che male c’ è
a sognare
che tutt le cose vadano bene,
a sognare di veder finite
le pene del mondo
e di poter contribuire
al rifiorire di quest Terra
meravigliosa
che da tempo immemorabile
ce è madree culla e sposa
e nutrimento?
Romano Zanenga
Cani
Cani
Piove da tanti giorni,
ma l’acqua non basta
ad estinguere la sete
della mia anima riarsa
bisognosa d’amore.
Il mio cuore
batte inesorabilmente
il tempo
della mia vita mortale.
Ma da undici anni
batte a vuoto.
E’ vero, io cammino,
io parlo, io mangio,
ma come un automa
a cui sono state
caricate le batterie.
Che senso ha continuare
se lei non è con me?
Io la vedo mentre danza,
ma il suo cuore
non palpita per me.
Lei è fredda, lontana
ed incostante.
Lei è bella e tiene stretto
tra le dita
quel cuore che da tanto tempo
batte solo per lei.
Lei si diverte
a sentire in mano
quella cosa viva
e forse non ha coraggio
di stringere le dita.
Chiudi la mano
e il mio tormento sarà finito.
Chiudi la mano
e come un rifiuto
buttalo per strada
dove cani
più misericordiosi di te
porranno fine
al mio dolore.
Romano Zanenga
Piove da tanti giorni,
ma l’acqua non basta
ad estinguere la sete
della mia anima riarsa
bisognosa d’amore.
Il mio cuore
batte inesorabilmente
il tempo
della mia vita mortale.
Ma da undici anni
batte a vuoto.
E’ vero, io cammino,
io parlo, io mangio,
ma come un automa
a cui sono state
caricate le batterie.
Che senso ha continuare
se lei non è con me?
Io la vedo mentre danza,
ma il suo cuore
non palpita per me.
Lei è fredda, lontana
ed incostante.
Lei è bella e tiene stretto
tra le dita
quel cuore che da tanto tempo
batte solo per lei.
Lei si diverte
a sentire in mano
quella cosa viva
e forse non ha coraggio
di stringere le dita.
Chiudi la mano
e il mio tormento sarà finito.
Chiudi la mano
e come un rifiuto
buttalo per strada
dove cani
più misericordiosi di te
porranno fine
al mio dolore.
Romano Zanenga
Ricordi
Ricordi
E’ notte ed io
sto guardando le stelle,
sento un brivido
sulla mia pelle
e immagini che appartengono
al passato
mi scorrono davanti
rapide come il pensiero.
Mi rivedo bambino
che gioco con la sabbia,
tutte quelle onde
che buttano giù i miei castelli
che rabbia!
Ma altri castelli, ormai cresciuto,
costruisco con la mia mente.
Mi ricordo i colloqui con Dio
che hanno riempito le notti
della mia adolescenza.
A che cosa sono serviti?
Forse a niente,
ma mi han fatto capire
che la vita non può finire
dopo la morte del corpo.
Le scuole medie le ricordo
per due motivi:
per aver avuto un attimo di paura
sono stato svergognato
davanti alla classe intera
e per anni mi sono sentito
un vigliacco, ma due occhi
dolci e profondi mi hanno
fatto sopportare;
come posso dimenticare
Federica la più brava della classe?
E da allora i nomi di tante donne
mi affollano la mente.
Anna, come posso dimenticare
le ore liete trascorse in tua
compagnia al mare?
Tu quattordicenne disinibita
amoreggiavi con un altro,
ma forse ogni tanto volgevi
lo sguardo verso di me.
E tu Costanza dolcissima ginnasta
ti ricordi ancora di me?
E tu Cristiana, e tu Gabriella
e tu Antonella?
Ma in mezzo a tante
lei sempre lei,
la ginnasta bionda
dagli occhi color del mare
che ossessiona le mie notti.
Altre immagini mi passano
per la mente e rivedo
uomini, uomini veri
che affrontano la vita con coraggio.
Dove sei tu Vittorio
dalle mani e dal cuore d’oro?
O tu grande Giorgio
Che hai dato la vita per un ideale?
E tu Alessandro che hai cercato
di leggermi nella mente
per darmi un po’ di sollievo?
Mi rivedo appeso ad una
calotta bianca, che scendo
lentamente dal cielo.
Non è bastato il Piave
a fermarmi ed ho continuato
per la mia strada.
E tu Tommaso, amico fedele
a quattro zampe,
mi perdonerai mai di averti
lasciato andare?
Tanti troppi ricordi affollano
la mia mente, e ad un tratto
mi ritrovo solo con me stesso;
sopra di me un cielo di stelle
e tanta malinconia
nel mio cuore.
Come potrò ritrovare
qualcuno di questi fantasmi
che fanno parte di me?
Che sia meglio lasciarli dormire?
Forse riuscirò a capire
che posso andare avanti
anche senza di loro
in attesa che lei, l’arcigna
metta fine alle mie pene.
Ed allora i fantasmi ritorneranno,
ed io sarò uno di loro.
Romano Zanenga
E’ notte ed io
sto guardando le stelle,
sento un brivido
sulla mia pelle
e immagini che appartengono
al passato
mi scorrono davanti
rapide come il pensiero.
Mi rivedo bambino
che gioco con la sabbia,
tutte quelle onde
che buttano giù i miei castelli
che rabbia!
Ma altri castelli, ormai cresciuto,
costruisco con la mia mente.
Mi ricordo i colloqui con Dio
che hanno riempito le notti
della mia adolescenza.
A che cosa sono serviti?
Forse a niente,
ma mi han fatto capire
che la vita non può finire
dopo la morte del corpo.
Le scuole medie le ricordo
per due motivi:
per aver avuto un attimo di paura
sono stato svergognato
davanti alla classe intera
e per anni mi sono sentito
un vigliacco, ma due occhi
dolci e profondi mi hanno
fatto sopportare;
come posso dimenticare
Federica la più brava della classe?
E da allora i nomi di tante donne
mi affollano la mente.
Anna, come posso dimenticare
le ore liete trascorse in tua
compagnia al mare?
Tu quattordicenne disinibita
amoreggiavi con un altro,
ma forse ogni tanto volgevi
lo sguardo verso di me.
E tu Costanza dolcissima ginnasta
ti ricordi ancora di me?
E tu Cristiana, e tu Gabriella
e tu Antonella?
Ma in mezzo a tante
lei sempre lei,
la ginnasta bionda
dagli occhi color del mare
che ossessiona le mie notti.
Altre immagini mi passano
per la mente e rivedo
uomini, uomini veri
che affrontano la vita con coraggio.
Dove sei tu Vittorio
dalle mani e dal cuore d’oro?
O tu grande Giorgio
Che hai dato la vita per un ideale?
E tu Alessandro che hai cercato
di leggermi nella mente
per darmi un po’ di sollievo?
Mi rivedo appeso ad una
calotta bianca, che scendo
lentamente dal cielo.
Non è bastato il Piave
a fermarmi ed ho continuato
per la mia strada.
E tu Tommaso, amico fedele
a quattro zampe,
mi perdonerai mai di averti
lasciato andare?
Tanti troppi ricordi affollano
la mia mente, e ad un tratto
mi ritrovo solo con me stesso;
sopra di me un cielo di stelle
e tanta malinconia
nel mio cuore.
Come potrò ritrovare
qualcuno di questi fantasmi
che fanno parte di me?
Che sia meglio lasciarli dormire?
Forse riuscirò a capire
che posso andare avanti
anche senza di loro
in attesa che lei, l’arcigna
metta fine alle mie pene.
Ed allora i fantasmi ritorneranno,
ed io sarò uno di loro.
Romano Zanenga
Arabeschi
Arabeschi
E’ passato tanto tempo,
ma io sono ossessionato
dalla tua immagine.
Una ginnasta danza
al ritmo di una
musica celestiale,
ma come si può afferrare un fantasma
anche se ti sorride?
Rivedo il tuo nastro
disegnare arabeschi
e figure impossibili;
sembra cosa viva
e sei tu che gli dai vita.
Ti segue, ti avvolge, si allontana.
La musica incalza
e tu silfide bionda
ti muovi con la leggerezza dell’aria.
I tuoi salti, le tue piroette
sembrano non avere mai termine.
Lanci il tuo strumento nel cielo
ed egli raggiunto il massimo del volo
ritorna docile nelle tue mani.
Sto soffrendo e nello stesso tempo
sono estasiato.
Ti sto per raggiungere
ma tu ti allontani di corsa
come agile gazzella
sempre inseguita dalla tua musica.
Sei elegante nei tuoi movimenti
e i tuoi capelli biondo oro
sono splendido gioiello
che fluttua scomposto nell’aria.
Sogno e visione tu sei per me.
La musica finisce,
la ginnasta ansante si ferma
ed il nastro cade ai suoi piedi
come morto.
Io sono sconvolto
da tanta perfezione.
Come può una donna
per bella che sia
trasformarsi in un angelo?
Ma tu non sei una donna:
molto molto di più.
Sei la mia anima gemella
sei la faccia nascosta della luna.
Ci voltiamo le spalle,
tu raccogli le tue cose
ad una ad una e fuggi
non sapendo che fuggi dall’amore.
Romano Zanenga
E’ passato tanto tempo,
ma io sono ossessionato
dalla tua immagine.
Una ginnasta danza
al ritmo di una
musica celestiale,
ma come si può afferrare un fantasma
anche se ti sorride?
Rivedo il tuo nastro
disegnare arabeschi
e figure impossibili;
sembra cosa viva
e sei tu che gli dai vita.
Ti segue, ti avvolge, si allontana.
La musica incalza
e tu silfide bionda
ti muovi con la leggerezza dell’aria.
I tuoi salti, le tue piroette
sembrano non avere mai termine.
Lanci il tuo strumento nel cielo
ed egli raggiunto il massimo del volo
ritorna docile nelle tue mani.
Sto soffrendo e nello stesso tempo
sono estasiato.
Ti sto per raggiungere
ma tu ti allontani di corsa
come agile gazzella
sempre inseguita dalla tua musica.
Sei elegante nei tuoi movimenti
e i tuoi capelli biondo oro
sono splendido gioiello
che fluttua scomposto nell’aria.
Sogno e visione tu sei per me.
La musica finisce,
la ginnasta ansante si ferma
ed il nastro cade ai suoi piedi
come morto.
Io sono sconvolto
da tanta perfezione.
Come può una donna
per bella che sia
trasformarsi in un angelo?
Ma tu non sei una donna:
molto molto di più.
Sei la mia anima gemella
sei la faccia nascosta della luna.
Ci voltiamo le spalle,
tu raccogli le tue cose
ad una ad una e fuggi
non sapendo che fuggi dall’amore.
Romano Zanenga
Sposa
Sposa
E’ sera, è primavera,
sono seduto su un prato
e sono innamorato.
Vedo montagne, vedo fiori
sono i riflessi
degli umani amori.
Improvvisamente
non vedo più niente,
un gran vuoto nella mia mente.
Non vedo più montagne,
non vedo più fiori,
vedo soltanto due cuori.
E’ l’alba, penso di aver
atteso invano,
ma ecco in lontananza
si agita una mano.
Sei tu mia dolce sposa
con il vestito bianco
e con i fiori rosa.
Romano Zanenga
E’ sera, è primavera,
sono seduto su un prato
e sono innamorato.
Vedo montagne, vedo fiori
sono i riflessi
degli umani amori.
Improvvisamente
non vedo più niente,
un gran vuoto nella mia mente.
Non vedo più montagne,
non vedo più fiori,
vedo soltanto due cuori.
E’ l’alba, penso di aver
atteso invano,
ma ecco in lontananza
si agita una mano.
Sei tu mia dolce sposa
con il vestito bianco
e con i fiori rosa.
Romano Zanenga
Tuesday, November 10, 2009
Donzella
Donzella
Il tuo nome
mi fa battere il cuore,
il tuo ricordo,
(ricordo
di un lontano amore)
fa si che io non muoia.
Una gran gioia
sento in me
pensando che esisti,
che non sei una chimera.
Tu mi dai la forza
che prima non c’era
di andare avanti,
di combattere
ad armi pari
contro il destino,
contro la paura.
Sarà una lotta dura,
senza quartiere,
non so se vincerò,
ma sarà bello vedere
questo epico scontro
tra un semplice uomo
che non teme il confronto
e le oscure forze del mondo
che alimentano mille paure.
Una certezza
mi fa andare avanti,
come un antico guerriero:
non temo gli sfidanti
perchè gli occhi
di una donzella
mi danno forza
e saldo sulla sella
del mio destriero
lancio la sfida,
contro il mondo intero.
Romano Zanenga
Il tuo nome
mi fa battere il cuore,
il tuo ricordo,
(ricordo
di un lontano amore)
fa si che io non muoia.
Una gran gioia
sento in me
pensando che esisti,
che non sei una chimera.
Tu mi dai la forza
che prima non c’era
di andare avanti,
di combattere
ad armi pari
contro il destino,
contro la paura.
Sarà una lotta dura,
senza quartiere,
non so se vincerò,
ma sarà bello vedere
questo epico scontro
tra un semplice uomo
che non teme il confronto
e le oscure forze del mondo
che alimentano mille paure.
Una certezza
mi fa andare avanti,
come un antico guerriero:
non temo gli sfidanti
perchè gli occhi
di una donzella
mi danno forza
e saldo sulla sella
del mio destriero
lancio la sfida,
contro il mondo intero.
Romano Zanenga
Cieco
Cieco
Se fossi cieco
e non potessi più vedere
le cattiverie del mondo
vedrei sempre te
che sei impressa nel mio cuore.
Se fossi sordo
e non potessi più udire
le bestemmie degli uomini
udrei sempre la tua
voce soave
che si è impressa
indelebilmente
nelle mie orecchie.
Se fossi muto
e non potessi gridare
la mia rabbia
una voce salirebbe
dall’anima mia
ripetendo senza interruzione
il tuo nome.
Se fossi moribondo
e un prete mi chiedesse
di salvare la mia anima
dalle fiamme dell’inferno
gli risponderei che io vivo
tra i dannati da quando
ho perso te.
Romano Zanenga
Se fossi cieco
e non potessi più vedere
le cattiverie del mondo
vedrei sempre te
che sei impressa nel mio cuore.
Se fossi sordo
e non potessi più udire
le bestemmie degli uomini
udrei sempre la tua
voce soave
che si è impressa
indelebilmente
nelle mie orecchie.
Se fossi muto
e non potessi gridare
la mia rabbia
una voce salirebbe
dall’anima mia
ripetendo senza interruzione
il tuo nome.
Se fossi moribondo
e un prete mi chiedesse
di salvare la mia anima
dalle fiamme dell’inferno
gli risponderei che io vivo
tra i dannati da quando
ho perso te.
Romano Zanenga
Donna crudele
Donna crudele
Non so più cosa fare,
ti vorrei amare,
ma tu non rispondi
al mio disperato appello.
Io sto per morire,
ma tu sei indifferente
al mio dolore.
Donna di pietra
per me non hai
nessuna pietà.
Ti diverti alle mie spalle
e non sai
il male che mi fai.
Donna crudele
amara come il fiele
il tuo silenzio
è come veleno.
A sentire il tuo nome
io piango, io tremo.
La mia vita
è appesa a un filo.
Taglialo se vuoi.
Metto il mio destino
nelle tue mani.
Oh come vorrei
non svegliarmi domani.
Ho sognato che eri morta,
ma a me nessuno aveva detto niente.
ed io per tredici anni
ho combattuto una guerra persa.
La mia gola è riarsa
ed io spero che sia solo un sogno.
Come farei senza la mia fata bionda?
Come farei senza quegli occhi
più profondi del mare?
La mia guerra
contro chi la combatto?
Ti verrò a trovare,
dove abiti forse:
sotto un metro di terra.
La morte mi è ormai vicina
ed io non aspetto che un suo cennoper seguirla, per seguirti.
Romano Zanenga
Non so più cosa fare,
ti vorrei amare,
ma tu non rispondi
al mio disperato appello.
Io sto per morire,
ma tu sei indifferente
al mio dolore.
Donna di pietra
per me non hai
nessuna pietà.
Ti diverti alle mie spalle
e non sai
il male che mi fai.
Donna crudele
amara come il fiele
il tuo silenzio
è come veleno.
A sentire il tuo nome
io piango, io tremo.
La mia vita
è appesa a un filo.
Taglialo se vuoi.
Metto il mio destino
nelle tue mani.
Oh come vorrei
non svegliarmi domani.
Ho sognato che eri morta,
ma a me nessuno aveva detto niente.
ed io per tredici anni
ho combattuto una guerra persa.
La mia gola è riarsa
ed io spero che sia solo un sogno.
Come farei senza la mia fata bionda?
Come farei senza quegli occhi
più profondi del mare?
La mia guerra
contro chi la combatto?
Ti verrò a trovare,
dove abiti forse:
sotto un metro di terra.
La morte mi è ormai vicina
ed io non aspetto che un suo cennoper seguirla, per seguirti.
Romano Zanenga
Magia
Magia
Fuori c’è temporale
e tempesta nell’anima mia.
Sarà una malia,
o forse una magia
ma io ricordo tempi lontani
in cui il mio cuore
era pieno di odio,
era pieno d’amore
per una stessa persona
che non mi perdona
di avere avuto troppa fretta
nel dichiarare il mio sentimento.
Quella stessa persona
riempie ancora le mie giornate,
ma dovrò fingere diversamente
perché un sentimento come il mio
viene considerato malattia di mente,
non un dono di Dio.
Romano Zanenga
Fuori c’è temporale
e tempesta nell’anima mia.
Sarà una malia,
o forse una magia
ma io ricordo tempi lontani
in cui il mio cuore
era pieno di odio,
era pieno d’amore
per una stessa persona
che non mi perdona
di avere avuto troppa fretta
nel dichiarare il mio sentimento.
Quella stessa persona
riempie ancora le mie giornate,
ma dovrò fingere diversamente
perché un sentimento come il mio
viene considerato malattia di mente,
non un dono di Dio.
Romano Zanenga
Mio Sole
Mio sole
Mi sono alzato stanotte
e tu eri accanto a me.
Sono rimasto attonito
ed ho pensato ad uno scherzo.
Ma eri proprio tu
vestita di bianco.
Hai detto “è tanto che ti aspetto”.
Io sono scoppiato in lacrime
come un bambino appena nato.
Sono rimasto senza fiato
davanti alla tua bellezza,
e ho pensato che tu fossi
sua maestà, sua altezza,
la regina sognata
della mia giovinezza.
Romano Zanenga
Mi sono alzato stanotte
e tu eri accanto a me.
Sono rimasto attonito
ed ho pensato ad uno scherzo.
Ma eri proprio tu
vestita di bianco.
Hai detto “è tanto che ti aspetto”.
Io sono scoppiato in lacrime
come un bambino appena nato.
Sono rimasto senza fiato
davanti alla tua bellezza,
e ho pensato che tu fossi
sua maestà, sua altezza,
la regina sognata
della mia giovinezza.
Romano Zanenga
Se un giorno
Se un giorno
Se un giorno potessi sparire
senza lasciare un vuoto,
senza lasciare qualche lacrima
sul viso di qualcuno
lo farei volentieri.
Avrei voluto sparire ieri
o forse non essere mai nato.
Mi sarei risparmiato
tante pene, tanto dolore.
Romano Zanenga
Se un giorno potessi sparire
senza lasciare un vuoto,
senza lasciare qualche lacrima
sul viso di qualcuno
lo farei volentieri.
Avrei voluto sparire ieri
o forse non essere mai nato.
Mi sarei risparmiato
tante pene, tanto dolore.
Romano Zanenga
Viaggio
Viaggio
Non so se riuscirò a dormire,
a vivere, a partire
per qualche luogo sconosciuto,
mi basterebbe un minuto
di luce. Qualcuno che mi dica:
“sei nato per qualcosa
sei utile a qualcuno”.
Finora mai nessuno
mi ha teso una mano,
mai nessuna donna
mi ha detto “ti amo”
o mi ha fatto sentire
il suo profumo.
Ed io che della vita
ne ho abbastanza
chiuso tra queste quattro mura,
in questa stanza
medito e fingo di vedere
un bagliore lontano
che mi aiuta a vivere
e a dire: “la vita continua
c’è ancora tempo per morire”.
Romano Zanenga
Non so se riuscirò a dormire,
a vivere, a partire
per qualche luogo sconosciuto,
mi basterebbe un minuto
di luce. Qualcuno che mi dica:
“sei nato per qualcosa
sei utile a qualcuno”.
Finora mai nessuno
mi ha teso una mano,
mai nessuna donna
mi ha detto “ti amo”
o mi ha fatto sentire
il suo profumo.
Ed io che della vita
ne ho abbastanza
chiuso tra queste quattro mura,
in questa stanza
medito e fingo di vedere
un bagliore lontano
che mi aiuta a vivere
e a dire: “la vita continua
c’è ancora tempo per morire”.
Romano Zanenga
Chimera
Chimera
Piove a dirotto, ma non so che dire,
non so che fare,
avrei bisogno di amare,
ma forse è un sogno proibito.
Di lontano ho udito
una voce che diceva:
“una donna per te
è solo una chimera”.
Romano Zanenga
Piove a dirotto, ma non so che dire,
non so che fare,
avrei bisogno di amare,
ma forse è un sogno proibito.
Di lontano ho udito
una voce che diceva:
“una donna per te
è solo una chimera”.
Romano Zanenga
Mi manchi tanto
Mi manchi tanto
Dovunque tu sia
mia donna bianca
il mio sguardo
non si stanca
di osservare
la tua perfezione.
L’opinione
che si sono fatti di te
è stata sempre molto diversa
dal mio pensiero.
Io sapevo, lo sapevo
che sei oro, oro vero.
Vero e puro come i tuoi occhi,
come il tuo sguardo virginale
che sa di poter fare tanto male.
Non so se ti rivedrò,
che cosa stai facendo,
ma starei mentendo
a me stesso se dicessi
che ho smesso di pensarti.
Mi manchi, mi manchi tanto
mio gioiello meraviglioso.
Ormai da tredici anni
sono senza riposo
aspettando il tuo ritorno.
Romano Zanenga
Dovunque tu sia
mia donna bianca
il mio sguardo
non si stanca
di osservare
la tua perfezione.
L’opinione
che si sono fatti di te
è stata sempre molto diversa
dal mio pensiero.
Io sapevo, lo sapevo
che sei oro, oro vero.
Vero e puro come i tuoi occhi,
come il tuo sguardo virginale
che sa di poter fare tanto male.
Non so se ti rivedrò,
che cosa stai facendo,
ma starei mentendo
a me stesso se dicessi
che ho smesso di pensarti.
Mi manchi, mi manchi tanto
mio gioiello meraviglioso.
Ormai da tredici anni
sono senza riposo
aspettando il tuo ritorno.
Romano Zanenga
Illusione
Illusione
Sono salito sul treno
e m’è apparsa una bionda visione.
Eri tu o solo un’illusione
dei miei occhi stanchi?
Lo sai, così tanto mi manchi
che ti vedo in ogni donna
che un poco ti assomigli.
Romano Zanenga
Sono salito sul treno
e m’è apparsa una bionda visione.
Eri tu o solo un’illusione
dei miei occhi stanchi?
Lo sai, così tanto mi manchi
che ti vedo in ogni donna
che un poco ti assomigli.
Romano Zanenga
Miraggio
Miraggio
Il sole infuocato
fa strani scherzi,
mi fa ritornare
con la mente nel passato
quando credevo nell’amore,
quando ho incontrato l’amore.
Un angelo travestito da ginnasta
i capelli biondi come il grano.
Il suo nome è impresso nel mio cuore,
tutti mi hanno detto:
“non è lei,
è falso il suo candore”.
Ma come posso dubitare
di occhi come quelli,
così sinceri e così belli?
Se fosse falsa
sarebbe come dire
che il mondo non ha più senso
che può finire,
che può essere sepolto,
che può essere sommerso.
Ma ritornando in me
vedo il cielo terso
e il suo nome
mi ritorna nella mente.
Il resto non conta,
non conta proprio niente.
Romano Zanenga
Il sole infuocato
fa strani scherzi,
mi fa ritornare
con la mente nel passato
quando credevo nell’amore,
quando ho incontrato l’amore.
Un angelo travestito da ginnasta
i capelli biondi come il grano.
Il suo nome è impresso nel mio cuore,
tutti mi hanno detto:
“non è lei,
è falso il suo candore”.
Ma come posso dubitare
di occhi come quelli,
così sinceri e così belli?
Se fosse falsa
sarebbe come dire
che il mondo non ha più senso
che può finire,
che può essere sepolto,
che può essere sommerso.
Ma ritornando in me
vedo il cielo terso
e il suo nome
mi ritorna nella mente.
Il resto non conta,
non conta proprio niente.
Romano Zanenga
Occhi color di mare
Occhi color di mare
I tuoi occhi color di mare
mi fanno ritornare
indietro nel tempo,
mi fanno ricordare
momenti belli in cui
tu non mi avevi ancora
stregato.
Perché ti ho conosciuto,
perché mi hai ammaliato,
io non so.
Nessuna donna, mai nessuna
donna che ho conosciuto
su questa terra ha fatto
quello che hai fatto tu
forse senza volerlo.
Io mi perdo nel blu
dei tuoi occhi e mentre
piango disperato
mi sembra che tu mi tocchi
con le tue belle mani
e mi sento consolato
dimentico del domani.
Romano Zanenga
I tuoi occhi color di mare
mi fanno ritornare
indietro nel tempo,
mi fanno ricordare
momenti belli in cui
tu non mi avevi ancora
stregato.
Perché ti ho conosciuto,
perché mi hai ammaliato,
io non so.
Nessuna donna, mai nessuna
donna che ho conosciuto
su questa terra ha fatto
quello che hai fatto tu
forse senza volerlo.
Io mi perdo nel blu
dei tuoi occhi e mentre
piango disperato
mi sembra che tu mi tocchi
con le tue belle mani
e mi sento consolato
dimentico del domani.
Romano Zanenga
Monday, November 9, 2009
Tanta strada
Tanta strada
Tanta strada percorrerò per trovarti;
consumerò le suole
di molte scarpe
e vedrò tante cose.
Vedrò paesi e città,
vedrò la natura
al suo risveglio;
il sole che sorge,
l’acqua limpida dei ruscelli
e i fiori che sbocciano.
E in ogni cosa
un tuo riflesso.
Non mi stancherò di cercarti
ti vedrò in un bambino che piange,
in una mamma
che cerca il proprio figlio,
in una donna
che cerca il suo amato.
Ma non posso fermarmi
e dopo una vita trascorsa a cercarti
ti troverò.
Vedrò in lontananza
una nuvola bionda,
una ginnasta col nastro
che allegramente compie
i soliti gesti.
E prima di chiudere
gli occhi per sempre
ti farò capire
quanto sei stata importante per me
e che le scarpe consumate
e che le piaghe sui piedi
non hanno importanza
se posso dire come ultima cosa
“Isabella ti amo”.
Una ginnasta che danza per me
e mi sorride
val bene una vita,
val bene una morte.
Romano Zanenga
Tanta strada percorrerò per trovarti;
consumerò le suole
di molte scarpe
e vedrò tante cose.
Vedrò paesi e città,
vedrò la natura
al suo risveglio;
il sole che sorge,
l’acqua limpida dei ruscelli
e i fiori che sbocciano.
E in ogni cosa
un tuo riflesso.
Non mi stancherò di cercarti
ti vedrò in un bambino che piange,
in una mamma
che cerca il proprio figlio,
in una donna
che cerca il suo amato.
Ma non posso fermarmi
e dopo una vita trascorsa a cercarti
ti troverò.
Vedrò in lontananza
una nuvola bionda,
una ginnasta col nastro
che allegramente compie
i soliti gesti.
E prima di chiudere
gli occhi per sempre
ti farò capire
quanto sei stata importante per me
e che le scarpe consumate
e che le piaghe sui piedi
non hanno importanza
se posso dire come ultima cosa
“Isabella ti amo”.
Una ginnasta che danza per me
e mi sorride
val bene una vita,
val bene una morte.
Romano Zanenga
Non posso più credere
Non posso più credere
Non posso più credere in niente,
passo giornate disperate
e non vedo una via d’uscita.
Sarebbe meglio forse farla finita?
Non lo so, ma c’è ancora qualcosa
che mi lega alla vita.
Cos’è, chi è, che posso dire.
Ha un nome, ma è talmente doloroso
che è meglio mentire,
far finta di non sapere,
di non ricordare.
Mi hanno detto che lei non era amore,
è tutta un’invenzione mia
e a me viene da piangere
e sento nel cuore
una grande malinconia.
Non posso più credere in niente,
passo giornate disperate
e non vedo una via d’uscita.
Sarebbe meglio forse farla finita?
Non lo so, ma c’è ancora qualcosa
che mi lega alla vita.
Cos’è, chi è, che posso dire.
Ha un nome, ma è talmente doloroso
che è meglio mentire,
far finta di non sapere,
di non ricordare.
Mi hanno detto che lei non era amore,
è tutta un’invenzione mia
e a me viene da piangere
e sento nel cuore
una grande malinconia.
Romano Zanenga
Oh babbo!
Oh babbo!
Sento molto la sua mancanza
mio secondo padre.
L’adolescenza è passata in fretta
e i suoi consigli
mi sono rimasti
impressi nel cuore.
Non sono mai stato
un bravo pescatore,
ma a me bastava venire con Lei
ed osservarla.
Quanti pesci sono scappati
grazie alla mia goffaggine,
ma sono sicuro che Lei
si arrabbiava per finta
perché capiva che avevo
tanto bisogno di amore.
E’ un onore per me pensare
che mi fosse amico.
La rivedo come allora
quando scherzando diceva:
“oh babbo!”.
Romano Zanenga
Sento molto la sua mancanza
mio secondo padre.
L’adolescenza è passata in fretta
e i suoi consigli
mi sono rimasti
impressi nel cuore.
Non sono mai stato
un bravo pescatore,
ma a me bastava venire con Lei
ed osservarla.
Quanti pesci sono scappati
grazie alla mia goffaggine,
ma sono sicuro che Lei
si arrabbiava per finta
perché capiva che avevo
tanto bisogno di amore.
E’ un onore per me pensare
che mi fosse amico.
La rivedo come allora
quando scherzando diceva:
“oh babbo!”.
Romano Zanenga
Isabella
Isabella
Isa, cara Isa, Isabella
in sogno sento la tua voce bella.
Sento il tuo respiro
e dalla mia bocca
esce un sospiro.
Vedo i tuoi biondi capelli,
Dio mio quanto sono belli!
Ti rivedo ginnasta
col nastro svolazzante.
Ti rivedo,
com’eri, provocante.
Ti rivedo dolce e sorridente,
ti rivedo piangente.
Ti rivedo e mi stai parlando.
L’hai capito subito che
di te mi stavo innamorando.
Ti rivedo bella, dolce, invitante.
Ti vorrei moglie, madre, ….
(c) Romano Zanenga
Isa, cara Isa, Isabella
in sogno sento la tua voce bella.
Sento il tuo respiro
e dalla mia bocca
esce un sospiro.
Vedo i tuoi biondi capelli,
Dio mio quanto sono belli!
Ti rivedo ginnasta
col nastro svolazzante.
Ti rivedo,
com’eri, provocante.
Ti rivedo dolce e sorridente,
ti rivedo piangente.
Ti rivedo e mi stai parlando.
L’hai capito subito che
di te mi stavo innamorando.
Ti rivedo bella, dolce, invitante.
Ti vorrei moglie, madre, ….
(c) Romano Zanenga
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